Il Palazzo Baronale

sede della Fondazione De Victoriis Medori-De Leone

IL PALAZZO DE LEONE è posto a margine dell'antico borgo di cui nella seconda metà del '500 forse ingloba, in una probabile trasformazione di costruzioni già esistenti, parte delle mura fortificate i cui resti, in pietra arenaria, sono ancora oggi visibili.
L'epoca è quella in cui la famiglia De Leone, di origine spagnola, prende possesso del feudo di Appignano. E' forse il bisogno di dimostrare il potere acquisito da questa nuova condizione di feudatari a spingere i De Leone a munirsi di una dimora che sia pienamente consona al proprio prestigio. E' proprio in questo periodo quindi che, molto probabilmente, il Palazzo si configura nella maniera in cui, ad eccezione di possibili piccole trasformazioni, è arrivato sino a noi.
Planimetricamente il complesso edilizio si presenta come un poligono irregolare di forma vagamente trapezoidale e con una appendice allungata verso la parte occidentale del paese. L'edificio ha strutture in elevazione costituite da murature di mattoni dallo spessore variabile, con volte di vario tipo. Si sviluppa verticalmente su tre piani fuori terra dal lato valle, e per due piani dal lato monte. La copertura è composta da un tetto a varie falde con orditura in legname pianellato e sovrastante manto di coppi in laterizio. Il palazzo include anche un passaggio voltato a votte che un tempo era l'antica Porta Orientale del borgo. Essa immetteva sulla strada reale che da Penne andava a Teramo.
L'edificio mantiene ad oggi gli elementi caratteristici della sua creazione. L'ingresso è coperto da una volta a botte e pavimentato con un intarso di selci e laterizio. In questo ambiente sono tutt'ora rappresentate le armi di famiglia: un leone rampate in campo azzurro, contornato da cartigli e segni fitoformi, recante uno stendardo con scritta. Lo stesso stemma è inoltre riprodotto su una tavola dipinta, presumibilmente in epoca più recente, che si trova su una parete laterale della stanza.
Dall'ingresso ci si può muovere in varie direzioni: sia verso l'ala occidentale del Palazzo, che verso gli ambienti di servizio (cucina, dispense, etc.), che verso quelli di soggiorno (studio, tinello, salotto e pranzo). Gli ambienti di servizio, della parte orientale del palazzo, sono costituiti da quattro piccole stanze più accessori, dalle forme piuttosto irregolari, e tutte con copertura a volta. La zona soggiorno, a questo piano, è costituita anchìessa da quattro ambienti di dimensioni non molto grandi e comunicanti fra di loro. Nella prima stanza, che si trova arrivando dall'ingresso, ed in quella subito alla sua sinistra, le volte sono a padiglione con unghiature; mentre nelle altre due ci sono volte a vela dipinte a tempera con motivi decorativi di gusto Neoclassico. A terra, in alcuni di questi vani, esistono ancora i pavimenti originari di cotto.
Da questo piano, attraverso due scale interne, si puà accedere sia ai cantinati (che si possono raggiungere anche esternamente) che alle stanze del piano superiore. I cantinati, che si trovano al piano seminterrato, anche se in parte rimaneggiati, presentano ancora notevoli testimonanze dell'epoca di fondazione del Palazzo. Molto interessante è infatti la pavimentazione in pietra di alcuni locali, con le canalette di deglusso dei reglui proventienti dalle stalle, e le ampie e ben conservate volte a crociera con finitura ad intonaco. La scala, che dal piano terra porta a quello superiore, ha copertura a botte lunettata e dimensioni piuttosto contenute essendo stata edificata non in forma di scalone, ma per meri motivi funzionali di distribuzione interna, senza alcuna pretesa di magnificenza.
Il primo piano del Palazzo non rispecchia, nel perimetro, quello inferiore, dal momento che a questo livello esistono alcuni ambienti in più pispetto al piano terra. Questi, che sono una camera da letto, due ripostigli ed un bagno, si trovano infatti proprio sul sopportico che costituiva l'antica porta del borgo. Quasi tutte le abbastanza ampie stanze del primo piano presentano apparati decorativi sulle pareti e sulle volte. Il carattere di queste decorazioni, ottenuto con dipinture a tempera, è Neoclassico e databile fra la fine del '700 e i primi anni dell'800, epoca in cui, molto probabilmente, furono risistemati i fronti esterni del Palazzo. Molto ricca appare a questo piano anche la dotazione di arredi, stampe, quadri, libri e cimeli storici (fra cui targhe, attestati e concessioni di onorificenze ai vari membri della famiglia proprietaria del Palazzo). Fra gli elementi di arredo, molto interessante è il camino in marmo bianco, con alzata in marmi policromi, di puro gusto Neoclassico che si trova nel grande salone di rappresentanza.
L'esterno del Palazzo si presenta con forme che fanno ipotizzare una sua ristrutturazione fra la fine del '700 e gli inizi dell'800. Le aperture sono poste ad intervalli piuttosto regolari, ad eccezione del piano seminterrato che a valle denuncia antiche presenze. La finitura dell'edificio è tutta ad intonaco. I cornicioni di gronda sono molto elaborati nelle loro forme ricche di gole dritte e rovesce, listelli, tondini e dentelli; mentre quelli marcapiano si presentano piuttosto semplificati con fasce sovrapposte. Le cornici delle finestre e delle porte mostrano anch'esse una decorazione contenuta nelle forme, così come semplici sono anche i motivi delle ringhiere di ferro.
La parte inferiore delle finestre è arricchita da bassifondi contornati da fasce modanate e realizzate sempre con intonaco. Mensole in pietra locale, con volute e decorazioni scolpite, sorreggono lastre, anch'esse in pietra, che formano i balconi. Sulla facciata a valle ci sono anche alcuni balconi alla romana.
La porta di ingresso al Palazzo ha la parte superiore con forma arcuata; nella lunetta è presente una grata in ferro in cui, così come avviene su alcune ringhiere dei balconi, sono rappresentate le iniziali della famiglia De Leone.
Infine merita menzione il giardino, posto a valle del Palazzo che, pur non essendo molto esteso, si presenta con una configurazione generale molto interessante, articolandosi su piccoli terrazzamenti con mura di contenimento in pietra arenaria e percorsi formati da battuti di selci e laterizio. Nel giardino, cosa non secondaria, ci sono alberi e piante di origini secolare.